LIBRI DI GERMANA MOSCONI

Giulia Pastori, Luisa Zecca

Cantieri aperti e scuole in construzione

Alla ricerca di nuovi "modelli" e pratiche per una scuola democratica

Il volume raccoglie gli atti del secondo convegno internazionale, dal titolo Cantieri aperti e scuola in costruzione. Alla ricerca di nuovi modelli e pratiche di scuola democratica… per non tornare in classe “come prima della pandemia”! (novembre 2022): raccoglie i contributi di studiosi italiani e stranieri e di numerosi attori del panorama culturale e formativo impegnati nella promozione di nuovi modelli e nuove forme di fare ed essere Scuola, in un tempo di complessità.

cod. 11427.2

Germana Mosconi

Giustizia e ingiustizia a scuola

Relazione educativa e apprendimento

Il volume affronta il tema della giustizia e dell’ingiustizia all’interno del contesto scolastico, inteso come luogo dove è possibile “fare esperienza” di tali valori, occupandosi in particolare del peso che essi assumono nella relazione educativa e didattica tra insegnanti e allievi e di come i vissuti di giustizia e di ingiustizia degli studenti incidano in modo significativo sull’apprendimento, sulla motivazione allo studio e più in generale sul loro percorso scolastico, determinandone il successo o meno.

cod. 316.16

Raffaele Rezzonico, Ivano De Simone, Wauder Garramboneº, Viola Ghidelli, Monica Luraschi, Annalisa Radice, Germana Mosconi

Riflettere nella tempesta: la relazione tra arte, benessere e innovazione in un’esperienza di teatro sociale nell’ambito della salute mentale

WELFARE E ERGONOMIA

Fascicolo: 2 / 2021

L’articolo presenta una ricerca che esplora il nesso tra arte, benessere e innovazione a partire da un’esperienza di teatro sociale nell’ambito della salute mentale, prendendo a riferimento il progetto Apprendisti Teatrali/INGIOCO, sviluppatosi dalla collaborazione tra il Centro Diurno di Riabilitazione Psichiatrica/Centro Psicosociale di Garbagnate Milanese - ASST Rhodense e l’Associazione culturale Mirmica. La ricerca mira a far emergere e articolare i fattori che nella storia decennale del progetto, e in particolare modo nella fase pandemica, hanno favorito oppure ostacolato la realizzazione di una agentività distribuita e di dinamiche co-evolutive che hanno a loro volta supportato processi di innovazione e adattamento personale, istituzionale e comunitario. Le possibilità di cambiamento e resilienza offerte dall’arte performativa in ambito psicosociale sembrano potersi attuare con più forza entro un progetto condiviso che si orienti al benessere territoriale e sappia mantenere viva la capacità di riformulare, a tutti i livelli, le prassi riguardanti i flussi di conoscenza, la presa di decisione e l’attribuzione di significati.