LIBRI DI GLORIA PESSINA

Marika Fior, Agim E. Kërçuku

Fragilità nei territori della produzione

Il volume intende approfondire le molteplici forme di fragilità dei territori della produzione, nell’intreccio tra economia, ambiente, lavoro e urbanistica. Un’occasione di confronto e scambio interdisciplinare e operativo, che, a partire da alcuni casi specifici, intende porre questioni più generali, individuare piste di lavoro comuni, immaginare scenari, azioni e politiche di intervento capaci di coniugare sostenibilità ambientale, innovazione d’impresa e benessere sociale.

cod. 330.11

Catherine Dezio, Bruna Vendemmia, Giulia Setti, Domenico D’Uva, Fabio Lepratto, Lavinia Dondi, Nicole De Togni, Elena Fontanella, Gloria Pessina, Alisia Tognon, Michele Morganti, Matteo Del Fabbro, Agim Kerçuku, Cristiana Mattioli

Territorial Fragilities in Italy. Defining a Common Lexicon

TERRITORIO

Fascicolo: 91 / 2019

This lexicon aims at interpreting the concept of ‘Territorial Fragilities’ toward different approaches. Abandonment, Accessibility, Adaptation, Connection, Housing, Landscape, Narrative, Peripheries, Policies, Prototyping, Regeneration, Segregation, Shrinkage and Welfare, are different points of view that open to design directions and strategies to work on territorial fragilities. Material and immaterial fragilities are linked to: lack, poorness or obsolescence of existing building and infrastructure, changes in social structure, emerging individual needs. After a theoretical introduction, the headwords will present different tactics that may lead to the construction of ‘thick description’ as well as furnish guidelines for more effective design and policies to manage territorial fragilities.

L’articolo propone di osservare alcuni territori poco indagati dagli studi urbani attraverso la lente delle centrali termoelettriche in dismissione coinvolte nel progetto Futur-e, promosso da enel per supportare la rigenerazione dei siti non più produttivi. Oltre ad alcune informazioni già presenti nei dossier informativi redatti per il progetto dal Politecnico di Milano e qui ulteriormente elaborate, nell’articolo trova spazio una riflessione a posteriori sulla natura dei territori delle centrali, sviluppata a partire da osservazioni e appunti presi durante i sopralluoghi, e approfondita attraverso riferimenti teorici e materiale empirico. L’articolo pone infine alcuni interrogativi sul tema della memoria e sul modo in cui la conoscenza ottenuta sul campo possa essere trasformata in patrimonio per il progetto Futur-e, e non solo.

Chiara Geroldi, Gloria Pessina

Le centrali elettriche coinvolte nel progetto Futur-e

TERRITORIO

Fascicolo: 86 / 2018

Il progetto Futur-e di enel dà l’occasione per descrivere alcune delle centrali termoelettriche presenti sul territorio italiano e di formulare alcune conclusioni sulle costanti e sugli elementi di differenza dei vari siti. Le descrizioni presentate si soffermano sulle principali caratteristiche degli impianti, mostrando le loro differenti dimensioni e localizzazioni. Un ampio apparato fotografico completa l’articolo, offrendo per ognuna delle centrali considerate viste aeree che permettono di comprendere l’inserimento degli impianti nel contesto circostante e viste di dettaglio che ne sottolineano alcune peculiarità.

Antonella Bruzzese, Chiara Geroldi, Gloria Pessina

Il progetto Futur-e

TERRITORIO

Fascicolo: 86 / 2018

Futur-e è il nome del progetto promosso da enel nel 2015 per la riqualificazione dei siti di oltre venti centrali termoelettriche in dismissione o già dismesse, situate in varie parti del territorio italiano. Il progetto, ancora in corso, ha visto fin dal principio il supporto tecnico dei Dipartimenti di Architettura e Studi Urbani e di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano. A valle del lavoro svolto e nella prospettiva di innovare la collaborazione attualmente in corso, si propongono alcune riflessioni sul ruolo svolto dall’università nel processo, sulla natura e distribuzione territoriale delle centrali oggetto del progetto, sui loro paesaggi e architetture, sulla vita che si svolge al loro interno, sugli strumenti operativi per la conversione e, infine, su nuove strategie possibili di Corporate Social Responsibility per le imprese.

Gloria Pessina

From the slum to the house: towards a less polarized Mumbai?

TERRITORIO

Fascicolo: 65 / 2013

Also famous as ‘Maximum City’ (Mehta, 2005), Mumbai is undergoing a period of extremely rapid growth as a result of the booming Indian economy. While numerous multinationals are opening offices in areas once occupied by cotton mills and new middle class districts are springing up on the margins of the city, most of the population still live in shanty towns. Contrasts like these within the city show Mumbai as a particularly clear case of polarisation, which raises doubts over some current housing policies designed to raise it to the status of a ‘global city’ and to reduce polarisation by removing the shanty towns and moving the inhabitants to new neighbourhoods. The paper focuses on Dharavi and attempts to highlight the fundamental role played by informal production in the shanty towns, the losses in this sector due to the removal of the shanty towns and the possible greater polarisation resulting from these policies.