LIBRI DI PAOLO CAPUZZO

Paolo Capuzzo

I partiti politici italiani di fronte alla società dei consumi

MONDO CONTEMPORANEO

Fascicolo: 3 / 2014

Il saggio discute la posizione delle principali culture politiche italiane nei confronti dei consumi di massa tra il boom economico e gli anni Ottanta. Le teorie critiche del consumo nella società di massa fanno da sfondo ad una più generale diffidenza nei confronti delle conseguenze sociali che l’aumento diffuso della ricchezza sembrava comportare. Su questa base, tra la classe politica italiana prevale un atteggiamento pedagogico nei confronti dei comportamenti di consumo delle masse, ritenuti fonti di spreco di risorse finalizzate al perseguimento di effimere soddisfazioni, perlopiù indotte dalla promozione commerciale. Se queste posizioni trovano largo consenso nella sinistra italiana, più articolato sembra invece il mondo politico cattolico che con il boom economico aveva costruito solide basi di legittimazione nella società. Gli anni Settanta, con l’arresto della fase espansiva dell’economia occidentale, favoriscono un ripensamento del modello di sviluppo nel quale viene avanzata la proposta berlingueriana dell’austerità che provoca una netta divaricazione di prospettive tra comunisti e socialisti. Questi ultimi, infatti, si fanno promotori negli anni Ottanta di una visione della modernità che attribuisce centralità ai consumi privati come motore del progresso sociale e della realizzazione individuale.

Paolo Capuzzo

La nostalgia dell'ordine sociale: morfologia urbana e riformismo a Londra

STORIA URBANA

Fascicolo: 96 / 2001

City planning programs of late nineteenth-century reformers were generally based on the clearance of slums and the suburbanization of the working class in order to promote improvements in the physical environment along with the moral customs of the lower class. Despite the ideological commitment shown, achievements prior to the First World War were relatively few. During the period between the wars, however, a powerful suburbanization process took place around the London area, supported by public and, above all, private financial resources. Then, in the 1930s, public intervention started to support re-modernization projects and the redevelopment of derelict inner-city areas as a result of the increasingly obvious disadvantages of an urban strategy that had focused almost entirely on decentralization. After the Second World War, redevelopment of inner-city areas and better planning of suburbanization continued and clearly improved the urban environment of London, but attempts to improve social order by controlling the physical layout of the city recorded a substantial failure.