LIBRI DI PAOLO GUERRIERI

Gian Cesare Romagnoli

L’Italia a una svolta

L'attualità della lezione di Federico Caffè

Come possiamo rileggere oggi il messaggio di quel grande maestro della politica economica che è stato Federico Caffè? Consapevoli della necessità di una svolta positiva per il nostro Paese, alcuni dei suoi allievi tornano qui a riflettere sul suo pensiero per affrontare, anche alla luce del suo metodo, della sua narrativa e dei suoi valori, la crisi economica in corso, accentuata dalla pandemia e dalla guerra russo-ucraina.

cod. 363.122

Paolo Guerrieri, Piero Esposito

Italia e Germania: due modelli di crescita export-led a confronto

ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE

Fascicolo: 2 / 2012

The aim of the paper is to compare the growth and external performances of Germany and Italy in the 1999-2009 ten-year period, i.e., from the advent of European Monetary Union (EMU) up to the financial crisis. Although both economies have been dubbed export-driven growth models in the past, the trajectories of the two countries have diverged in terms of both trade flows and trade balances over the past decade. In Germany, the positive contribution of net exports to GDP growth was the main driver of its higher growth dynamics compared to Italy. Given that traditional cost-competitiveness can only partly account for these divergent external performances, the paper considers two additional factors. First, the increasing tendency of German firms to fragment production internationally, notably in neighbouring Central and Eastern European countries, and, second, the vital role played by the single euro currency and European Monetary Union. The econometric analyses conducted underscore the significance of both those factors in spurring Germany’s trade surplus above that of Italy. In terms of industrial and economic policy, the results of the analysis suggest that the German growth model can be used as an EU benchmark solely in terms of supply side adjustments, given that the high dependency on a current account surplus that well exceeds that of the Euro area prevents it from being extended to the other eurozone countries.

Sergio Ferrari, Paolo Guerrieri

L'Italia nella competizione tecnologica internazionale

Quinto Rapporto

L’analisi del Quinto Rapporto dell’Osservatorio Enea sull’Italia nella competizione tecnologica internazionale rileva uno scenario competitivo che è non solo più ampio, ma anche più complesso. Diversamente dai maggiori paesi europei, l’Italia continua a registrare un arretramento della propria competitività tecnologica, con una quota sulle esportazioni mondiali di prodotti high-tech che nel biennio 2003-2004 scende sotto al 2%. In significativa contro tendenza, il Paese accentua le preesistenti debolezze strutturali del suo sistema produttivo, orientato all’acquisizione piuttosto che all’autonoma progettazione di innovazione, con effetti diffusi, anche a livello territoriale, in termini di perdita di competitività di tutta l’industria manifatturiera, ultimamente segnata dall’emergere di deficit commerciali con i partner dell’UE (15), particolarmente intensi nei settori ad alta tecnologia.

cod. 380.327

Paolo Guerrieri, Simona Iammarino

Vulnerabilità e regioni nell'Unione Europea: un servizio sul Mezzogiorno italiano

SCIENZE REGIONALI

Fascicolo: 2 / 2002

Negli anni successivi al completamento del mercato unico europeo il modello di crescita del Mezzogiorno italiano ha sperimentato una significativa trasformazione. Le regioni meridionali hanno subito in generale un peggioramento dei loro fondamentali economici, soprattutto per quanto riguarda la crescita del reddito e la disoccupazione. Nello stesso tempo, le differenze in termini di sviluppo socio-economico dell’area si sono accentuate, confermando e rafforzando l’esistenza di "diversi Mezzogiorni" messa in risalto dalla letteratura meridionalista. Lo scopo di questo studio è quello di fornire un quadro di sintesi della crescente differenziazione dell’Italia meridionale nel periodo di accelerazione del processo di integrazione economica in Europa. Tale quadro può fornire alcuni spunti di riflessione sul concetto di "vulnerabilità" in termini di potenzialità di sviluppo di un determinato territorio, al centro di un intenso dibattito anche in ragione del futuro allargamento dell’Unione europea.