LIBRI DI ROSITA DELUIGI

L’estremizzazione acritica dell’utilizzo di device digitali ha recentemente pale-sato alcuni esiti nefasti sull’età evolutiva e sui giovani adulti, quali la de-umanizzazione delle relazioni e la de-materializzazione delle esperienze. Un raffronto fra la tradizione pedagogica montessoriana e le realtà educative attua-li mostra un imperituro interesse infantile per le esperienze percettivo-sensoriali liberamente scelte, che edificano il personale bagaglio di conoscenze e competenze. Questa dimensione sollecita anche la formazione di educatori, educatrici, pedagogisti, pedagogiste e insegnanti che progettano esperienze di apprendimento, a partire dal proprio background culturale, formativo e sociale. Tale è il sostrato motivazionale di una “sperimentazione” metodologico-didattica innovativa, promossa nell’ambito del Dipartimento SFBCT dell’Università di Macerata, che ha inteso offrire ai propri studenti e alle pro-prie studentesse seminari, laboratori, visite guidate e osservazioni mirate pres-so l’Istituto Comprensivo Chiaravalle Montessoriano – Casa dei Bambini e la Casa Museo Montessori, in risposta al dichiarato bisogno e desiderio di espe-rienza “sul campo”, anche di tipo relazionale, nella comunità studentesca e tra studenti, studentesse e docenti. Parole chiave: Primainfanzia e media addiction; Montessori ed educazione precoce; Educazione esperienziale; Montessori all’Università; Comunità di ap-prendimento

Rosita Deluigi, Ilenia Marino

Apprendere in situazione: la didattica universitaria partecipativa in dialogo con il sistema integrato 0-6

EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY

Fascicolo: 1 / 2023

L’apprendimento in situazione, mediato da esperienze di partecipazione e dinamiche di gruppo cooperativo, sollecita la didattica universitaria ad una revisione delle forme con cui declinarsi. La scelta delle modalità d’interazione, di costruzione di saperi condivisi, di riflessione sulle competenze portate da ogni soggetto in formazione e degli strumenti di feedback diventa essenziale per una progettazione che accolga i contesti con cui s’interfaccia. Il paper presenta una prima analisi di un percorso formativo condotto tra Università e servizi 0-6 in cui la sostenibilità della didattica in ricerca, a fronte dei ritmi di lavoro dell’educare, costituisce una riflessione rilevante di cui farsi testimoni. Attraverso alcuni snodi significativi dei feedback sul processo di apprendimento immaginato, attuato e in itinere, sarà restituita parte dell’architettura riflessiva che connota pratiche problematizzanti in sviluppo in cui l’engagement dei partecipanti diventa parte costitutiva dell’esperienza.

Barbara Baschiera, Rosita Deluigi

Educazione intergenerazionale

Prospettive, progetti e metodologie didattico-formative per promuovere la solidarietà fra le generazioni

Il volume focalizza la sua ricerca sul dialogo intergenerazionale tra giovani e anziani; asse comune su cui ruota l’approccio interdisciplinare, con l’intento di esplicitare gli snodi significativi di una riflessone teorica e di una progettualità sul campo che continuamente si alimentano e si ri-generano.

cod. 431.1.2

Miriam Cuccu

Educare a colori

Progettare atelier per l'infanzia tra le pieghe delle comunità locali

Il volume approfondisce la ricerca condotta nell’ambito del progetto Ticass (Technologies of Communication Imaging, Art and Social Sciences) e, in particolare, gli interventi realizzati nelle scuole dell’infanzia e primaria in Italia e Kenya, in cui i linguaggi visivi sono esplorati con modalità cooperative e in chiave interculturale. Le tappe della ricerca-azione verranno ripercorse a partire dalle potenzialità dell’arte in chiave pedagogica, dal framework metodologico e dalle eterogeneità dei luoghi attraversati, per risalire alle posture pedagogiche necessarie per avere cura di pratiche educative aperte alle peculiarità dei contesti comunitari.

cod. 1750.38

Fabiana Fusco, Davide Zoletto

Processi di invecchiamento in territori ad alta complessità socioculturale e linguistica

Parole, contesti e sfide per l’educazione permanente

Quali prospettive possono orientare il lavoro educativo di chi opera a sostegno di una prospettiva di invecchiamento attivo in contesti e servizi sempre più complessi ed eterogenei? Il volume affronta tale questione in ottica interdisciplinare, attraverso il contributo di ricercatori e professionisti operanti in ambito linguistico, antropologico, pedagogico e dei servizi. Un testo per professionisti, ricercatori, studenti in ambito educativo, linguistico e sociale interessati alla progettazione e realizzazione di percorsi di ricerca e intervento in prospettiva intergenerazionale, plurilingue e interculturale, con particolare riferimento alle fasce più anziane della popolazione.

cod. 1115.42

Rosita Deluigi

Legami di cura

Badanti, anziani e famiglie

Un testo che, partendo dalla narrazione del sistema di cura, mette in primo piano tutti gli agenti dell’aver cura e cerca di descrivere ipotesi sostenibili di domiciliarità… Non solo badanti, ma membri della comunità e orientamenti di cittadinanza e di partecipazione. Dai vuoti di welfare alle logiche sharing per continuare a costruire e a sperimentare approcci resistenti e consistenti di supporto e prossimità sociale.

cod. 637.10

Rosita Deluigi

Le officine progettuali S-POT: laboratori per il design di servizi socioeducativi

EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES

Fascicolo: 2 / 2021

Nella progettazione di percorsi di orientamento formativo e professionalizzante per gli studenti dei corsi di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione (L-19) e di Scienze pedagogiche (LM-85) risulta irrinunciabile il dialogo con i servizi per costruire traiettorie di riflessività, esplicitando l’intenzionalità sottesa agli interventi attuati. Il contributo descrive una proposta realizzata nell’a.a. 2019/2020 nell’ambito del progetto SUPER – “Percorsi di Orientamento e Tutorato per promuovere il successo universitario e professionale” e configurata in modalità on line durante la fase 2 del Covid-19. L’esperienza “S-POT: officine progettuali” ha permesso agli studenti di confrontarsi con professionisti che operano in contesti educativi, condividendo riflessioni critiche con i propri docenti. In seguito, i partecipanti, con il supporto delle senior tutor, hanno lavorato in piccolo gruppo con l’obiettivo di proporre un’idea progettuale da sottoporre alle équipe incontrate. Questa iniziativa ha offerto la possibilità di entrare nell’eterogeneo mondo dei servizi che si interroga, cercando risposte innovative, a fronte dei cambiamenti costanti. In tal modo, sono emerse le diverse prefigurazioni professionali degli studenti e la concretezza plurale dei profili di educatori e di coordinatori pedagogici inseriti in équipe multidisciplinari. L’attraversamento di vari ambiti lavorativi ha dato voce alle molteplici sfide del sociale, facendo affiorare la vitalità dell’agire educativo e lanciando ponti di apprendimento condiviso.

Il bisogno degli altri è una costante nella nostra esistenza costellata da incertezze e precarietà. Come intessere relazioni significative, anche in chiave educativa, a fronte di tempi e spazi che sempre di più assumono valore solo nel presente sottraendo speranza al futuro? Questo interrogativo farà da sfondo al saggio che intende riflettere sulla necessità di orientarsi in contesti plurali e globali, senza trascurare la specificità di ogni luogo esperienziale. L’intento è di delineare alcuni orientamenti pedagogici per superare i muri di segregazione, eretti per proteggere identità effimere, e per promuovere la crescita consapevole di soggetti dialogici e di comunità generative. La profondità del tempo presente può costituire il substrato per declinare potenziali cambiamenti e per ampliare le prospettive progettuali del singolo e della collettività. Andare alla ricerca delle interdipendenze che connotano l’esistere umano significa aver cura dei legami, alimentando processi di conoscenza di sé e di partecipazione corresponsabile. Ecco perché, per favorire logiche comunitarie sostenibili, lo sguardo attento dell’educatore non trascura le distanze, le differenze e le disuguaglianze

Rosita Deluigi, Giuseppe Capriotti

Urban Ticass: università, scuola e territorio alla scoperta della città

EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY

Fascicolo: 2 / 2019

Knowing and orienting oneself on a reference territory is a challenge that crosses different perspectives and ways of interpreting times and living spaces. For this reason, an intercultural pedagogist and an art historian, expert in iconology and cultural heritage, decided to work on the exploration of the city of Macerata, through the development of the Urban Ticass and Urban Ticass 2.0 projects. These activities have promoted the cooperation of the university and schools, looking for details and significant contexts within the city walls, as well as in meaningful places for those involved. The initiatives carried out have verified the centrality of the notion of detail and context in the cultural heritage sector, fuelling reflection also in a pedagogical perspective. Starting from the meanings emerged, historical reconstructions in an educational key have been developed, relying on laboratory and experiential teaching. At the end of both projects, the students involved the territory through playful and educational urban explorations open to citizenship as a widespread and contextualized learning model.

Catia Giaconi, Noemi Del Bianco

In azione.

Prove di inclusione

Nato in occasione della prima edizione di "Unimc for Inclusion", iniziativa promossa dall’Università degli Studi di Macerata, il volume intende proporre coordinate teoriche e traiettorie operative applicabili in plurali contesti inclusivi formativi. Il paradigma dell’inclusione viene pertanto indagato in ragione delle sue declinazioni, attraverso una molteplicità di approfondimenti tematici.

cod. 11750.6

Pier Giuseppe Rossi, Lorella Giannandrea

Technologies and trust

What is trust and how new technologies are changing or affecting the concept of trust? This publication offers insights from researchers working in educational technology and distance education, collected in the frame of the European FP-7 Marie-Curie People project “Stimulators and inhibitors of a culture of trust in educational interactions assisted by modern information and communication technology”, and provides examples of implications of trust for successful learning experiences in distance education. The research goal is to understand how trust has changed or is changing: this is related not only to the modification of the meaning, but also indicators upon which people built their judgements.

cod. 11096.4

Livia Cadei, Rosita Deluigi

Inclusion through participation: approaches, strategies and methods

EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY

Fascicolo: 1 / 2016

Making space for the inclusion of individuals is the foundation of any participatory process. What is required is a willingness to give up some power of control over situations, understood in political, scientific or technical terms, and a recognition of the “access rights” of all stakeholders to decision-making. Accordingly, in participation processes, inclusion and exclusion assume special importance. In a debate that is essentially structured around possibilities, but also the critical issues that are closely related to participation experiences, analysis reflects on the merits of initiatives put in place to identify impact and evaluate outcomes. Seeking a correlation between inclusion and participation means trying to analyse the processes whereby participation possibilities are closely linked to the key questions of inclusion: What are the reasons and the opportunities for participation? Who are the subjects involved? Which relationships can be established? How and what should be assessed for similar patterns? In our paper, we will deepen this issue in a theoretical way and with an analysis of a project of participatory planning which highlight several categories of inclusive participation, the ways of promotion of educational alliances and some model risks identified in a specific context.Keywordsactive citizenship; participatory planning, Coeducation, community development

Rosita Deluigi

Il dialogo tra generazioni attraverso la progettazione partecipata

PRISMA Economia - Società - Lavoro

Fascicolo: 3 / 2015

L’invecchiamento della popolazione e il conseguente progressivo incremento del numero delle persone anziane rappresentano uno dei cambiamenti sociali più significativi della seconda metà del ventesimo secolo. In questo contesto di trasformazione sociale, stanno trovando posto diverse proposte/programmi formativi, volti a supportare l’apprendimento lungo il corso della vita, l’invecchiamento attivo e l’apprendimento intergenerazionale. La promozione del dialogo intergenerazionale tra giovani e anziani è una delle chance educative per realizzare contesti sociali maggiormente inclusivi. Attraverso la progettazione partecipata diverse generazioni di cittadini diventano agenti sociali, condividendo percorsi di riflessione e strategie di azione verso la costruzione di benessere e di beni comuni. Le sfide della partecipazione sono molteplici e chiamano in causa interessi, motivazioni, comprensione reciproca, apertura verso l’altro; tutti fattori che si possono sperimentare nelle esperienze intergenerazionali di contatto, incontro, conoscenza e dialogo. Nel contributo sarà presentato e analizzato il progetto "Giovani vs Anziani" per comprendere le logiche pedagogiche e le strategie educative che hanno orientato lo scambio intergenerazionale, secondo l’approccio dell’animazione sociale, e valutare i differenti gradi di partecipazione possibile. Faremo emergere i modelli ipotizzati e attuati, ponendo particolare attenzione alla ricostruzione della filiera di qualità dei processi educativi in contesti non formali e mostrando come dinamiche intergenerazioni positive possano avere ricadute rilevanti sulla coesione sociale

Rosita Deluigi

Formazione professionale e intercultura.

Sfide pedagogiche tra pratica e riflessività

La presenza di alunni con cittadinanza non italiana nel sistema di istruzione e, in particolare, all’interno della formazione professionale, è alla base di questo libro, che intende articolare un dialogo tra gli orientamenti della pedagogia interculturale e la pratica formativa ed educativa realizzata sul campo.

cod. 1115.20

Guglielmo Trentin

Reti e inclusione socio-educativa.

Il sistema di supporto WISE

I risultati del progetto WISE (Wiring Individualised Special Education), che ha avuto lo scopo di sviluppare un sistema di supporto all’educazione e alla formazione speciale dei cosiddetti homebound, ossia di coloro che per ragioni fisiche e di salute sono confinati presso la propria abitazione o altro ambiente (ospedale, domicilio temporaneo).

cod. 292.2.136

Maria Adelaide Gallina

Dentro il bullismo.

Contributi e proposte socio-educative per la scuola

Nello scenario della società dell’incertezza diversi fattori individuali e collettivi favoriscono la diffusione del fenomeno del bullismo tra preadolescenti e adolescenti. Obiettivo del volume, rivolto prevalentemente a insegnanti e a operatori socioeducativi, è quello di affrontare il problema dei comportamenti di prevaricazione attraverso un approccio multidimensionale che comprende punti di vista sociologici, psico-pedagogici ma anche giuridici.

cod. 1152.8