LIBRI DI SONIA BERTOLINI

La ricerca ha estratto dal catalogo 25 titoli

Sonia Bertolini, Camilla Borgna

Il lavoro cambia e i giovani che fanno?

Tra struttura, aspirazioni e percezioni

Questo volume nasce dall’esigenza di superare letture parziali e iperspecializzate sui temi del mercato del lavoro, delle professioni e dell’istruzione. Prendendo le mosse da due sessioni della conferenza annuale della Società Italiana di Sociologia Economica (Torino 2020), il volume si propone di mettere in dialogo ricerche accademiche e analisi degli operatori del territorio e stakeholders su due ordini di tematiche: da un lato, le trasformazioni strutturali del lavoro e delle professioni e, dall’altro, le percezioni, le aspettative e le strategie messe in campo dai giovani che si trovano a fronteggiare tali mutamenti.

cod. 11137.5

Obiettivo di questo libro è proporre riflessioni sull’evoluzione del mercato del lavoro culturale, alla luce delle trasformazioni socio-economiche in atto, che investono il ruolo stesso della cultura, il sistema produttivo dei settori culturali e creativi, le modalità di fruizione, le figure professionali. Un testo per professionisti della cultura, ma anche per coloro che intendano intraprendere una professione in tale campo.

cod. 1257.61

In questo articolo analizziamo il processo di transizione alla vita adulta, in particolare il raggiungimento dell’autonomia di giovani che vivono una situazione d’insicurezza lavorativa, in tre diversi contesti istituzionali di tre paesi europei: Germania, Italia, Polonia. I paesi coinvolti nello studio rappresentano diversi regimi di welfare in Europa (Esping-Andersen, 1990, 2000): quello familistico del Sud Europa (Italia), quello conservatore-corporativo (Germania) e quello ibrido post-comunista (Kazepov e Carbone, 2018) dell’Europa orientale (Polonia). Diventare adulto mette, infatti, in campo elementi macro, quali i riferimenti culturali e istituzionali, risorse meso, le relazioni sociali e familiari, e micro, legate alla capacità di attivare risorse personali per affrontare l’incertezza lavorativa ed economica. Nell’articolo i tre livelli di analisi sono ricostruiti e messi in relazione attraverso una metodologia qualitativa comparativa che collega il contesto macro istituzionale a dati micro-qualitativi per individuare i meccanismi sociali.

Pierre Bataille, Sonia Bertolini, Clementina Casula, Marc Perrenoud

From atypical to paradigmatic? The relevance of the study of artistic work for the sociology of work

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 157 / 2020

Artistic work has been mainly defined in modern industrial societies by its atypical features vis à vis standard productive work; in post-industrial societies, however, it becomes increasingly considered as paradigmatic of a new "creative class", including workers within a variety of knowledge and creative sectors. The article discusses this paradox offering a sample of key contributions offered by sociology to the study of artistic work and professions, useful to uncover the ideological bias hidden behind the supposedly new significance of artistic work within creative economies. It thus introduces and discusses the essays collected in the special issue linking them to the ongoing changes on the nature of work in contemporary societies.

Sonia Bertolini, Marianna Filandri

Lavoro, casa e famiglia: le strategie formali e informali dei giovani adulti nel Sud Europa

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 139 / 2015

In Europa sono identificabili due modelli diversi di transizione alla vita adulta: uno tipico del Nord e Centro e uno del Sud (Iacovou e Berthoud, 2001). Tuttavia utilizzare aggregazioni di paesi, può essere problematico, in quanto potrebbe mascherare comportamenti discordanti per contesti territoriali, spesso assimilati. In questa ricerca vogliamo proprio analizzare le differenze qualitative negli ambiti lavoro, casa e famiglia, per i giovani adulti nei paesi del Sud Europa, considerati singolarmente. Ci concentreremo a questo fine sulle seguenti condizioni: occupazione stabile, instabile o disoccupazione; indipendenza abitativa e titolo di godimento della casa; essere single o in coppia. In particolare considereremo il ruolo della famiglia e la presenza/assenza di aiuti istituzionali, per cercare di evidenziare strategie formali e informali. La famiglia e il welfare hanno, infatti assunto negli ultimi anni, nei paesi del Sud Europa - nell’ambito delle politiche lavorative e abitative per i giovani ma non solo - pesi ben diversi.

Questo articolo indaga l’impatto della condizione lavorativa e non lavorativa dei giovani sulla transizione alla vita adulta, in particolare sull’uscita dalla famiglia di origine comparativamente in Italia Francia e Germania. Diversi autori hanno enfatizzato il ruolo del lavoro nello strutturare i corsi di vita. Una delle conseguenze di lavorare in forme contrattuali a termine o essere disoccupati è la posticipazione di importanti decisioni della propria vita familiare e privata. Tuttavia, la lunghezza della posticipazione dipende dal contesto istituzionale. Meno attenzione è stata posta sull’analisi dell’effetto della posizione contrattuale o di disoccupazione rispetto al titolo di studio. L’articolo vuole riempire questo vuoto, analizzando se e come lo status occupazione (occupato/disoccupato) e il tipo di contratto (tempo indeterminato/determinato) influenza l’uscita dalla famiglia di origine e come questo varia in relazione al titolo di studio nei diversi contesti istituzionali. L’articolo adotta una metodologia mixed methods, combinando dati delle European Labour Force Survey, con studi qualitativi, basati su interviste e focus groups rivolti a giovani e giovani adulti per individuare i meccanismi in base ai quali le persone prendono queste decisioni.

Sonia Bertolini

Flessibilizzazione del mercato del lavoro e scelte familiari dei giovani in Italia

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 124 / 2011

Il saggio evidenzia le connessioni tra due fenomeni: la flessibilizzazione del mercato del lavoro e la tarda uscita dalla famiglia di origine da parte dei giovani in Italia. Si intende analizzare, se in un contesto come quello italiano caratterizzato da un sistema di welfare state non universalistico, essere occupati con un contrat to a termine diminuisca la probabilità di uscita dalla famiglia di origine. Il saggio si concentra, inoltre, su un altro aspetto della questione ancora poco esplorato: se l’effetto della precarietà lavorativa sulla transizione alla vita adulta e la formazione della famiglia può variare in funzione della classe sociale e del livello di istruzione, che in Italia sono fortemente correlati. Le due questioni saranno esplorate attraverso un’indagine quantitativa basata sui dati Istat delle Forze di Lavoro italiane (2008) che permettono di evidenziare le correlazioni tra fenomeni, combinata con indagini qualitative, che invece permettono di "spiegare" le correlazioni, evidenziando i meccanismi sociali presenti.

Sonia Bertolini, Hans-Peter Blossfeld, Dirk Hofacker, Roberto Rizza

Presentazione

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 124 / 2011

Il mercato del lavoro artistico presenta caratteristiche particolari: Prima di tutto si tratta di settori in cui non esistono né prerequisiti formali, né percorsi istituzionalizzati per l’accesso alle professioni. La professionalità artistica, infatti, è difficile da valutare e non esistono enti in grado di certificare tale competenze. L’obiettivo principale di questo articolo è quello di ricostruire i meccanismi di regolazione dei mercati del lavoro dei settori artistici, in particolare quelli di teatro, danza e cinema. Attraverso una ricerca empirica, abbiamo cercato di individuare quali siano le dinamiche di incontro tra domanda e offerta di lavoro, e come avvenga la definizione delle regole che portano alla strutturazione di questi particolari mercati del lavoro. Sono stati così identificati alcuni percorsi idealtipici di carriera dei lavoratori che vi operano e messi in evidenza le loro strategie per fronteggiare la discontinuità degli impieghi, in settori caratterizzati dalla quasi esclusiva modalità organizzativa per progetti. Datori di lavoro e lavoratori attivano specifiche strategie contro l’instabilità lavorativa, Dal lato domanda I datori utilizzano network professionali per il reclutamento del personale. Dal lato offerta, emergono due strategie: l’utilizzo del "portfoliocareer" e dei network professionali informali. Questi ultimi assumono specifiche configurazioni nei diversi settori, che saranno evidenziate.

Sonia Bertolini, Valentina Goglio

L’imprenditoria femminile come strumento di innovazione per lo sviluppo locale

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 122 / 2011

La valorizzazione dell’occupazione femminile è considerato un obiettivo strategico per lo sviluppo del paese, ma persistono ancora numerose difficoltà per le donne ad accedere a determinate posizioni ed occupazioni, in particolare la presenza delle donne rimane minoritaria nel campo dell’imprenditoria. Il presente articolo si propone di mostrare come l’imprenditoria possa essere una delle modalità attraverso le quali far crescere l’occupazione femminile e contribuire all’innovazione dei sistemi produttivi locali. In particolare, la ricerca si concentra sul territorio della provincia di Cuneo, un contesto locale di "successo economico" ma allo stesso tempo portatore di valori tradizionali. I risultati di ricerca fanno emergere l’importanza del capitale sociale e delle politiche per il suo sostegno. In questo quadro è cruciale il contesto istituzionale in cui le imprese si collocano ed il contributo che le istituzioni pubbliche possono dare per una "costruzione sociale dell’innovazione".

Vando Borghi, Lisa Dorigatti

Lavoro e partecipazione.

Sindacati e movimenti sociali nella globalizzazione dei processi produttivi

Il processo di globalizzazione ha riconfigurato profondamente il contesto in cui si esercita il potere del lavoro (i movimenti sociali e le organizzazioni ad esso legati), tanto nella sua dimensione strutturale che in quella associativa. Se questo nuovo scenario globale presenta diversi elementi di indebolimento di tale potere, mostra però le tracce di possibili innovazioni nelle strategie e nelle logiche di azione collettiva.

cod. 1529.123

Il volume presenta gli atti del convegno annuale dell’Associazione Italiana di Sociologia, sezione di Economia, Lavoro e Organizzazione (AIS-ELO) del 2010, che ha affrontato da più punti di vista la tematica dell’innovazione, includendo non solo l’innovazione economica a livello d’impresa, ma anche quella organizzativa, istituzionale e nelle politiche pubbliche.

cod. 1529.122

Sonia Bertolini

New economy e trasformazioni del mercato del lavoro: alcune evidenze

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 98 / 2005

New economy and job market transformations: some evidences This paper looks at some effects of new economy diffusion on job market present transformations. It focuses on the diffusion of new forms of non-standard jobs, on processes of institutionalisation of new professions and on the redefinition of the traditional ones. On one side it argues that the utilisation of digital technologies modifies the skills of some professions and it allows the diffusion of non-standard job forms. This is illustrated by the Archivists case study. On the other side the non-standard job forms sometimes promote the new professions processes of institutionalisation in the new economy. This is illustraded by the Blobbists case study.

A framework for the analysis of atypical labour market: some reflections and research experiences The paper looks at the development of new forms of employment (or atypical jobs) in Italy, in particular at the case of Collaborators. Since with this kind of form of employment the institutional regulation is nearly absent, Collaborators and employers move in a situation of uncertainty, in which there is the possibility of opportunism from both the sides of market. So, the hypothesis is that the problematic aspects of this form of atypical job are solved through social mechanisms as reputations, closure of networks. The paper explores these mechanisms.

Sonia Bertolini, Michele La Rosa, Roberto Rizza

Introduzione

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 97 / 2005