Comunicazione di pubblica utilità

Direzione: Stefano Rolando

Un ampio perimetro disciplinare si presenta all’incrocio tra saperi tradizionali (la storia, il diritto, l’economia, le scienze sociali, eccetera) e gli sviluppi (contenuti e tecnologie) dell’informazione, della comunicazione e delle attività relazionali che hanno come fonti le istituzioni, i soggetti sociali e associativi, il sistema politico e, più ampiamente, chi si propone di rappresentare i diritti, valori e interessi generali.
La "pubblica utilità" vede, dunque, convivere fonti pubbliche e private individuando una propria specificità. Sia rispetto alla comunicazione d’impresa orientata centralmente al mercato, sia rispetto al pianeta mediatico. Costituendo così un terzo significativo ambito presidiato dal mondo professionale, dagli operatori della formazione e da una elaborazione teorica che ha sviluppi importanti dal "locale" al "globale".
La collana nasce dalla duplice spinta a sviluppare un accompagnamento scientifico a Rivista italiana di comunicazione pubblica - edita da Franco Angeli e animata da una vasta comunità di studiosi e operatori - e a costituire un riferimento per gli approfondimenti di ricerca, soprattutto orientati alla settorialità e alla specializzazione disciplinare della rete di docenti di questa materia e di materie affini, di cui la Rivista è espressione

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La ricerca ha estratto dal catalogo 12 titoli

Stefano Rolando

Brand Milano.

Come e perchè promuovere l'attrattività di una città con un'immagine piuttosto disallineata da quella della sua nazione

Analisi, indagini, proposte attorno al Brand della città di Milano, nella consapevolezza che l’attribuzione di Expo 2015 funge da traino per una rivisitazione del branding pubblico e delle regole per il suo controllo e il suo sviluppo. Un interessante laboratorio al servizio di tutta la comunità nazionale, un modo più complesso di leggere un crocevia simbolico tra economia, psicologia sociale, urbanistica, comunicazione e politica.

cod. 229.11