Vulgare Latium. Lingua Testi Storia

Direzione: Massimo Prada, Giuseppe Polimeni
Comitato scientifico: Giuseppe Antonelli (Università di Cassino), Ilaria Bonomi (Università di Milano), Margarita Natalia Borreguero Zuloaga (Università Complutense di Madrid), Gabriella Cartago (Università di Milano), Michela Dota (Università di Milano), Rita Fresu (Università di Cagliari), Hermann W. Haller (Queens College & Graduate School - City University of New York), John Kinder (University of Western Australia-Perth), Rita Librandi (Università di Napoli “L’Orientale”), Bruno Moretti (Università di Berna), Silvia Morgana (Università di Milano), Franco Pierno (Università di Toronto), Mario Piotti (Università di Milano), Giovanni Rovere (Università di Heidelberg), Giuseppe Sergio (Università di Milano), Pietro Trifone (Università di Roma “Tor Vergata”).

La collana Vulgare latium si propone di sondare la profondità e la complessità della lingua e dei volgari italiani, delle loro espressioni, dalle origini ai giorni nostri, valorizzando in prima istanza un approccio storico capace di illuminare momenti e testi, letterari e documentari, della nostra tradizione.
La storia è considerata nella sua valenza sociale, quella che, dentro la babelica varietà delle grammatiche e delle forme, permette la nascita e la condivisione del codice lingua, frutto di un accordo tra individui e, per accordo, in continuo cambiamento.
Centrale nella ricerca è il testo, inteso come punto non ripetibile di interazione tra il soggetto e il codice, ma anche come campo in cui le forze dell’interpretazione esercitano la loro azione, tra la storia propria e del contesto e la storia della tipologia e del sistema.
Dentro la diacronia del mezzo espressivo si collocherà la vicenda del testo, osservato nel momento della sua genesi e seguito nel percorso d’archivio e di biblioteca, considerato nelle fasi della trasmissione, con una ricostruzione che può e deve essere ipotetica e verificata anche in relazione alla lingua e al suo evolversi.

La direzione e il comitato assicurano attraverso un processo di double blind peer review la validità scientifica dei volumi pubblicati.

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Collana Peer Reviewed

La ricerca ha estratto dal catalogo 17 titoli

Paola Cattani, Giuseppe Sergio

Comunicare cittadinanza nell'era digitale.

Saggi sul linguaggio burocratico 2.0

Quali sfide, opportunità e pericoli le nuove tecnologie offrono alla comunicazione amministrativa? Prendendo in esame casi studio concreti, come i testi on line del Comune di Milano, il volume intende portare un contributo allo studio del linguaggio amministrativo-burocratico a partire dalla prospettiva, finora poco indagata, della trasformazione digitale.

cod. 1940.8

Matteo Grassano

La prosa parlata.

Percorsi linguistici nell'opera di Edmondo De Amicis

Ammiratore di Manzoni e sensibile alla problematica dell’unificazione linguistica, De Amicis contribuì al rinnovamento della prosa italiana, grazie all’elaborazione di una lingua moderna, semplice e “parlata”, capace di rispondere alle nuove esigenze di educazione e di comunicazione dello Stato unitario. Una lettura critica dei suoi scritti più significativi, per seguire l'evoluzione della sua scrittura.

cod. 1940.6

Michela Dota

La vita militare di Edmondo De Amicis.

Storia linguistico-editoriale di un best seller postunitario

Questo libro ripercorre la storia linguistico-editoriale della Vita militare, prima opera letteraria di Edmondo De Amicis e primo dei suoi numerosi successi editoriali, scritta a Firenze nel primo decennio post-unitario di concerto col salotto Peruzzi. L’analisi linguistico-testuale è supportata dai riscontri nelle carte private dell’archivio Peruzzi. Oltre a fornire evidenze utili per l’analisi linguistica, i documenti riprodotti precisano i contorni iniziali della parabola artistica ed esistenziale dello scrittore.

cod. 1940.7

Federica Venier

Appunti di viaggio.

Percorsi linguistici fra storia, filologia e retorica

Il volume si interroga sul rapporto tra i fenomeni linguistici attuali e quelli del passato, prendendo le mosse dai lavori precedenti dell’autrice e costituendo in particolare un approfondimento della ricerca su Schuchardt e sul tema del contatto, centralissimo nel pensiero dello studioso. Successivamente l’autrice, sviluppando l’idea della retorica come attività del parlante, riconduce il fenomeno della figuralità a una più generale riflessione sul linguaggio, in un critico confronto con le più attuali teorie costruttiviste e cognitiviste.

cod. 1940.5

Edoardo Buroni

Dare a Cesare la Parola di Dio.

La lingua dei "Discorsi alla Città" di Carlo Maria Martini

Arcivescovo di Milano dal 1980, Carlo Maria Martini (1927-2012) è stato una figura di riferimento nel panorama culturale italiano degli ultimi decenni. I suoi “Discorsi alla Città”, pronunciati ogni anno per la ricorrenza di sant’Ambrogio, costituiscono uno dei migliori esempi dello stile comunicativo ufficiale di Martini, in un connubio tra lògos (parola umana e Parola di Dio) e pòlis (città di Milano e attività politica). L’autore si propone di analizzare la lingua e il pensiero di Martini quali emergono dai suoi “Discorsi alla Città”.

cod. 1940.4

Mariella Giuliano

Il "romanzo popolare italiano".

Dal narrato allo sceneggiato

Questo volume illustra gli aspetti linguistico-stilistici del ciclo di sceneggiati trasmessi nel 1975 col titolo «Romanzo popolare italiano», che comprendeva testi di scrittori otto-novecenteschi come Guerrazzi, Mastriani, Invernizio, Cena e Zuccoli. Dal confronto tra romanzi di partenza e sceneggiature emerge una linguistica animata da una fluidità di modelli comunicativi che riflette la fluidità di una popolarizzazione non più sostenuta dagli intenti etico-didascalici della tv bernabeiana.

cod. 1940.3

Veronica Bagaglini

L’uso del che polivalente nei commenti di Facebook

Distribuzione e forme della relativa non-standard in un corpus di testi telematici

L’italiano scritto dei social network è comunemente considerato esempio di cattiva scrittura, vicino all’italiano popolare o dei semicolti, tanto da non essere preso in considerazione a scuola nonostante sia quotidianamente adoperato dagli studenti. Dopo aver riassunto le tendenze della scrittura online e le caratteristiche dell’italiano dei semicolti, il volume analizza le occorrenze, nei commenti di Facebook, di un tratto ritenuto tipico delle varietà più basse, il che polivalente, dimostrando una scarsa presenza del suo uso.

cod. 1940.17