@article{22586, year={2004}, issn={1972-5043}, journal={PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE}, number={3}, volume={38}, doi={}, title={Il gioco di specchi della coscienza autoriflessiva}, abstract={ Per Fonagy e Target, l’acquisizione della intenzionalità è il risultato di una soddisfacente relazione d’accudimento, e il rispecchiamento materno restituisce al bambino un se stesso accettabile e rassicurante, grazie alla capacità di rêverie materna. Il bambino riconosce le proprie emozioni attraverso la correlazione tra la propria espressione rispecchiata dal caregiver e il proprio stato interno. Così può trovare se stesso nella mente dell’altro, e questa reciprocità è alla base del suo sviluppo emozionale. Questa teoria del rispecchiamento trova un riscontro nella teoria della molteplicità condivisa di Gallese: l’osservazione dell’azione nella scimmia e nell’uomo attiva dei neuroni specchio che attuano azioni di prova all’interno del cervello. L’esperienza dell’intersoggettività consisterebbe in circuiti emozione-rispecchiamento del caregiver- scarica dei neuroni specchio, che strutturerebbe una coscienza autoriflessiva. [Parole chiave: intenzionalità, rispecchiamento, teoria della mente, coscienza autoriflessiva, molteplicità condivisa]} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=22586}, author={Stefano Fissi} pages={}, language={IT}}