@article{40220, year={2010}, issn={1972-4837}, journal={GRUPPI}, number={1}, volume={XII}, doi={10.3280/GRU2010-001009}, title={Quando i conflitti sono in gioco. Gruppi, formazione, diversità}, abstract={Il passaggio dalla posizione dell’ascolto al coinvolgimento corporeo del terapeuta che avviene nei gruppi di bambini è stato spesso sentito come eretico sia rispetto alla psicoanalisi sia rispetto alle teorie sui gruppi analitici. Nella formazione non si deve perdere di vista il fatto che, anche all’interno della stessa scuola, la pratica unificata è un’illusione (Schaffer). Il lavoro dei formatori è un lavoro di confine che regola il flusso della discordanza e della differenza e siamo noi a dovere vigilare affinché la diversità non si trasformi in guerra. Quando le diversità entrano in campo si tratta di affrontarne gli effetti. Nei gruppi di formazione per psicoterapeuti infantili il conflitto assume spesso figurazioni visibili e invisibili. Nei processi formativi con lo psicodramma si evidenziano percorsi evocatori di immagini che vanno dallo scontro tra bande armate al gioco dei bisticci fino all’integrazione delle differenze. Le psicoterapie sono oggi una galassia dai confini incerti e, come formatori, dobbiamo pensare ad un sistema aperto di conoscenza. Si dovrebbe mantenere la consapevolezza che non è impossibile che il processo vari da analista a analista, forse da paziente a paziente, in modo molto significativo (Meltzer). La questione è in visibile nei processi formativi della scuola COIRAG alla quale affluiscono sottogruppi con matrici teorico cliniche complesse e non certo univoche. La formazione si dovrebbe muovere nello spirito della COIRAG volto a costruire una storia comune in un tempo in cui tutti abbiamo bisogno di pace. Appare dunque significativo percorrere alcuni passaggi di questo percorso attraverso la formazione dei conduttori per gruppi in età evolutiva. Si descrive il percorso tra emersione delle differenze teoriche, scontro e confronto nella formazione dei conduttori di gruppi in età evolutiva. In analogia con il gioco dei bambini anche i conduttori modulano l’intensità del conflitto attraverso la comparsa e la circolazione di immagini ludiche. Il conflitto che si trasforma in gioco può facilitare il confronto tra diversità teorico-tecniche.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=40220}, author={Donata Miglietta} pages={103-110}, language={IT}}