@article{44661, year={2011}, issn={1972-5523}, journal={STORIA URBANA }, number={132}, volume={XXXIV}, doi={10.3280/SU2011-132012}, title={Messina l'italianissima. Il volto della città post-risorgimentale (1847-1880)}, abstract={Per il numero di vittime e i danni materiali subiti durante i moti rivoluzionari del 1848, Messina dopo l’Unità d’Italia, si è meritata l’appellativo di "Italianissima" e il riconoscimento di "benemerita del Risorgimento nazionale". A una così appassionata partecipazione alla causa italiana non sono seguiti, però, una volta entrata la città a far parte del nuovo regno, segni evidenti di tale adesione. A differenza che in molte altre città, anche emotivamente meno coinvolte, gli iniziali ambiziosi programmi di celebrazione, nel vivo dell’impianto urbano, di fatti e eroi del Risorgimento si esauriscono nel giro di pochi anni e sono assorbiti da un indolente processo di crescita urbana che, come altrove, nasce da esigenze di ampliamento e risanamento. È altrettanto indicativo, che a Messina, né prima né dopo il terremoto del 1908, si siano celebrati nelle trame urbane, gli eroi del Risorgimento.Vittorio Emanuele II, Garibaldi, Cavour, Mazzini sono infatti ricordati soltanto nella toponomastica o in qualche busto di modeste dimensioni eretto in un angolo disperso di un giardino comunale o del cimitero. Il saggio analizza le ragioni di tali insolvenze in particolare i condizionamenti di una classe politica ancora agganciata ai vecchi sistemi e la scarsa incisività delle forze progressiste all’opposizione.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=44661}, author={Annunziata Maria Oteri} pages={323-365}, language={IT}}