@article{44747, year={2012}, issn={1972-487X}, journal={PSICOBIETTIVO}, number={1}, volume={XXXII}, doi={10.3280/PSOB2012-001011}, title={Pulp Fiction. Il cinema postmoderno di Quentin Tarantino}, abstract={L’Autore analizza "Pulp Fiction" di Tarantino (1994) che è il cineasta più significativo del gusto post-moderno; la relazione sistemica è protagonista del film e di altri dello stesso autore ed evidenzia come il singolo personaggio non abbia né coerenza né consistenza come individuo a se stante. Lo stile postmoderno è una delle forme culturali più proprie della cosiddetta "globalizzazione", cioè delle progressiva interdipendenza dei sistemi nel pianeta. Il film racconta 5 storie intrecciate, mettendo in crisi l’ordine causale lineare a favore di una concezione di causalità circolare espressa anche dalla regia stessa. Significativo è anche il gusto della citazione di altri testi e film di culture ed epoche diverse, proprio del postmoderno, e la mescolanza dei vari generi, dal thriller al western al musical ai cartoons" Ma questo gioco di citazioni per Tarantino esprime la condizione di intellegibilità psicologica e culturale di un sistema ormai globale.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=44747}, author={Caterina Selvaggi} pages={151-172}, language={IT}}