@article{55497, year={2015}, issn={1972-5043}, journal={PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE}, number={4}, volume={49}, doi={10.3280/PU2015-004003}, title={Problemi della ricerca farmacologica: il caso dello "Studio 329"}, abstract={Il 16 settembre 2015 il British Medical Journal (BMJ) ha pubblicato un riesame, a cura di Le Noury et al., del controverso "Studio 329", lo studio controllato randomizzato (RCT) di Keller et al. del 2001 sugli effetti della paroxetina e dell’imipramina per la depressione negli adolescenti, che aveva concluso che la paroxetina era efficace e ben tollerata. Invece il riesame ora pubblicato sul BMJ, sulla base degli stessi dati, dimostra esattamente il contrario, e cioè che «né la paroxetina né la imipramina sono efficaci nella depressione maggiore negli adolescenti, e che vi è un aumento di effetti negativi con entrambi i farmaci», quali aumento di suicidi per la paroxetina e disturbi cardiaci per l’imipramina. La casa farmaceutica GlaxoSmithKline (GSK), che aveva finanziato lo "Studio 329" e falsificato i dati, era infatti stata denunciata per frode e dovette pagare una multa di 3 miliardi di dollari.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=55497}, author={Paolo Migone} pages={589-594}, language={IT}}