TY - JOUR PY - 2016 SN - 1972-5582 T1 - Conoscenze e cultura dell’uso degli psicofarmaci: che cosa si deposita nelle strategie di utilizzo degli psicofarmaci nei servizi di salute mentale? JO - RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA DA - 7/15/2016 12:00:00 AM DO - 10.3280/RSF2016-002002 UR - http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=56940 AU - D'Avanzo, Barbara AU - Parabiaghi, Alberto SP - 9 EP - 22 IS - 2 VL - CXL LA - IT AB - Vengono rivisti diversi argomenti che influenzano il modo di studiare gli effetti degli psicofarmaci e di utilizzarli nei servizi di salute mentale. In Italia, parallelamente alla stabilizzazione di un ampio utilizzo di tutti gli psicofarmaci, nella ricerca crescono i dubbi sulla loro efficacia e si fa più oscura la relazione tra meccanismi dell’effetto dei farmaci e meccanismo eziologico della malattia. La possibilità di un utilizzo meno massiccio e più personalizzato degli psicofarmaci è al vaglio e risponde alla necessità di un uso più consapevole da parte del medico e dell’utente. Interventi psicosociali utili ad un’assunzione regolare e consapevole sono poco forniti, e gli utenti si autoorganizzano per migliorare l’adesione alla terapia farmacologica. Nonostante la crescente evidenza empirica dei dubbi che accompagnano le certezze sugli psicofarmaci, questi rimangono centrali nel trattamento delle malattie mentali gravi per una serie di ragioni, tra cui la loro efficacia in importanti aspetti della malattia. Nell’insegnamento accademico, la competenza nell’associare farmaci a sintomi può non accompagnarsi alla competenza nella progettazione di interventi complessi e articolati, anch’essa tecnica, e propria dell’operatore della salute mentale. Sembra necessario che il sapere degli esperti si apra alle richieste che vengono dagli utenti stessi e di chi dubita degli strumenti della psichiatria. PB - FrancoAngeli ER -