@article{58625, year={2017}, issn={1972-5043}, journal={PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE}, number={1}, volume={51}, doi={10.3280/PU2017-001003}, title={Le "guerre fredde" freudiane: cristianizzazione e desessualizzazione della psicoanalisi negli Stati Uniti del dopoguerra}, abstract={In nessun altro luogo e in nessun’altra epoca la psicoanalisi freudiana ha avuto maggior successo - e la psichiatria è stata più psicoanalitica - come negli Stati Uniti dei primi due decenni della guerra fredda. Era anche un periodo in cui la psicoanalisi era molto conservatrice, soprattutto riguardo alla sessualità. E questo non era dovuto al clima della guerra fredda, ma era un importante effetto collaterale di una guerra massiccia e molto pubblicizzata tra religione e psicoanalisi che ha caratterizzato in particolare gli anni 1947-1953. Nell’America del dopoguerra, la "scienza ebraica" della psicoanalisi andò incontro a un processo di "cristianizzazione", e anche la religione venne "psicologizzata". Inoltre, una profonda ambivalenza sullo statuto e sul significato stesso del concetto di libido era al centro di una serie di accese controversie e rivalità che determinarono la direzione che doveva poi prendere la psicoanalisi e la psichiatria.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=58625}, author={Dagmar Herzog} pages={25-60}, language={IT}}