@article{62143, year={2018}, issn={1972-487X}, journal={PSICOBIETTIVO}, number={2}, volume={XXXVIII}, doi={10.3280/PSOB2018-002008}, title={Trauma complesso e migrazione. Mohamed}, abstract={Trauma e migrazione, due aspetti che messi vicini comportano un estrema vulnerabilità. Cosa può fare l’analista? La risposta è estremamente complessa, forse intanto avere fiducia, "resistere" nel senso della resilienza, non cedere all’impulso umano di fuggire dall’orrore che un trauma di questo genere fa sentire nel corpo e nella psiche, cercando di rimanere in intima connessione con le emozioni proprie e del paziente. Questo comporta la necessità di "sentire", prima del paziente, funzionando da contenitore e cassa di risonanza di sentimenti intollerabili. La dimensione "storica" e la dimensione "relazionale" acquistano in questo modello un’importanza fondamen tale: recuperare una narrazione e restituire al paziente traumatizzato quel senso di coe sione di cui ha bisogno l’essere umano per accettare la propria verità psichica.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=62143}, author={Emanuela Pasquarelli} pages={125-130}, language={IT}}