Il quesito da cui parte il lavoro è se il racconto di eventi traumatici abbia un effetto positivo sulla salute psicologica del bambino vittima di violenza e di abuso. Vengono riportate due ricerche: una condotta sui primi racconti rivolti a figure educative e l’altra su deposizioni rese in Tribunale. L’ipotesi del lavoro è che la presenza dei sintomi psicologici del disturbo post traumatico da stress sia la variabile cruciale che condiziona la modalità e il contenuto del racconto. I risultati mettono in evidenza che funzioni psicologiche importanti quali la memoria uditiva, la capacità metacognitiva e di metamemoria, quella autoriflessiva e di elaborare stati mentali, oltreché la presenza o meno di dettagli riguardanti la contestualizzazione del racconto, influiscano sulla narrazione dell’evento traumatico. Il lavoro sottolinea la necessità di provvedere prioritariamente alla cura psicologica del bambino traumatizzato prima di sottoporlo alla testimonianza in Tribunale. Parole chiave: narrazione, trauma, testimonianza.