Massimo Baioni esamina il rapporto tra guerra e uso pubblico della storia in Italia fin dai tempi della guerra di Libia. È soprattutto durante il fascismo che, attraverso vari strumenti - la stampa, il cinema, la radio, l’editoria, la scuola, gli spazi urbani, le celebrazioni, le mostre e i musei - fu proposta una rivisitazione del passato a fini "pubblici".