Attualmente le rappresentazioni familiari sono messe a soqquadro dai cambiamenti sociali, e se sopraggiungono delle difficoltà, è l’idea del mito familiare che consente di comprenderle meglio. L’autore si interroga se in terapia familiare i miti siano interpretabili, e se il desiderio dei terapeuti che incoraggiano i membri delle famiglie a rivelare i loro segreti, non corrisponda all’emergere di un nuovo mito le cui conseguenze si rivelano negative, come la presentazione clinica delle due terapie familiari mette in evidenza.