Le recenti riforme processuali hanno creato un sistema definitivamente incoerente e caratterizzato da plurimi profili di possibile incostituzionalità. Esso, inoltre, vede accentuati numero e importanza delle attività svolte durante la fase delle indagini, col rischio di privare il dibattimento di immediatezza e di possibilità di accertamento. I princìpi che fondano il modello accusatorio risultano in tutto o in parte svuotati da soluzioni che sono in linea con la diversa cultura giuridica del nostro paese. Ciò comporta pesanti ricadute anche in tema di legalità della pena e di uguaglianza, richiamando l’esigenza di un ripensamento radicale del sistema processuale.