Le rune: cultura dell'alfabeto, cultura del razzismo

Titolo Rivista AFFARI SOCIALI INTERNAZIONALI
Autori/Curatori Massimo Moscatelli
Anno di pubblicazione 2003 Fascicolo 2001/4 Lingua Italiano
Numero pagine 9 P. Dimensione file 51 KB
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Noi Occidentali per scrivere utilizziamo il principio alfabetico, un concetto che si trasmise da popolo a popo-lo nonostante grandi distanze fisiche e culturali. I Germani lo adattarono alla propria lingua creando l’alfabeto runico. Non fu una banale adozione di una tecnica ma la comprensione di un processo rivoluziona-rio che permette all’uomo di rendere il proprio linguaggio in una classe ristretta e determinata di simboli. Si può rintracciare l’origine delle rune seguendo la strada che portò l’alfabeto dai Fenici ai Greci, e da questi agli Etruschi ed ai Veneti, per arrivare ai Germani tramite la via commerciale dell’ambra. In Europa ci fu poi una coesistenza dei caratteri runici e di quelli latini, ma prevalsero quest’ultimi grazie all’influsso dell’eredità culturale dei Romani e la diffusione del cristianesimo e della Bibbia. Il romanticismo tedesco portò ad esaltare la propria identità etnica e con questa anche l’antico sistema di scrittura germanico. Dimen-ticato il reale significato, esso fu confuso con la sua parziale utilizzazione come strumento magico-divinatorio. Ciò portò le rune ad essere trasformate in emblemi magico-occultistici dagli ariosofi degli inizi del Novecento. Quando gli ariosofi confluiranno nei movimenti da cui si generò il nazismo, le rune divente-ranno loro malgrado un elemento fondamentale della simbologia di quel regime. Nel corso dei secoli le rune sono così state sia cultura dell’alfabeto che cultura del razzismo.;

Massimo Moscatelli, Le rune: cultura dell'alfabeto, cultura del razzismo in "AFFARI SOCIALI INTERNAZIONALI" 4/2001, pp , DOI: