L’autore delinea alcune caratteristiche del rapporto fra pazienti borderline e istituzioni di cura, sottolineando in particolare come spesso il paziente, nella sua complessa articolazione, può funzionare come membro dell’équipe terapeutica e i rischi in cui i curanti possono incorrere di ripetere inavvertitamente situazioni traumatiche messe in atto nella famiglia di origine.