Per chi riconosce che nella costituzione italiana tutto parla il linguaggio della disseminazione del potere, dell’equilibrio fra i poteri in funzione di limite a quello della maggioranza al governo e della diversificazione delle loro matrici, è possibile valutare i primi trenta mesi del governo Berlusconi II sotto il segno dell’emergenza costituzionale, per esprimere la situazione di scollamento dai fundamentals della democrazia liberale che si è venuta a creare nella quattordicesima legislatura.