L’articolo prende in esame il problema della psicoterapia ad indirizzo psicoanalitico nel paziente anziano, dal punto di vista della teoria e della teoria della tecnica, con particolare riguardo all’interrogativo se e come tale intervento possa porsi in continuità con quelli praticati nelle altre fasce di età, e considera anche la letteratura in proposito a partire da Freud per arrivare ai tempi attuali. Con l’ausilio di alcune vignette cliniche, l’autore discute del transfert e del controtransfert, della personalità del paziente e di quella del terapeuta, dei fenomeni gruppali e del loro influsso sulla terapia. La conclusione cui l’autore giunge è che la terapia in età senile può collocarsi a buon diritto nell’ambito di quanto è propriamente psicoanalitico, sia a livello individuale che gruppale, dovendosi comunque porre attenzione da un lato a rispettare le specifiche caratteristiche della psicologia della senescenza, dall’altro a non introdurre arbitrarie modifiche, secondo quanto insegnato ad esempio da Eissler con il suo concetto di parametro.