Tra continuità e discontinuità. Intrecci del moderno e del postmoderno in psicoanalisi

Titolo Rivista PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE
Autori/Curatori Cosimo Schinaia
Anno di pubblicazione 2006 Fascicolo 2006/2 Lingua Italiano
Numero pagine 16 P. 165-180 Dimensione file 162 KB
DOI
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Tra le posizioni conservatrici, che sostengono l’immutabilità o, al massimo, la facile adattabilità delle categorie psicoanalitiche anche quando sono avvenuti importanti modificazioni socio-culturali e quelle, per così dire, rivoluzionarie, che sostengono una sorta di ateoreticità in nome della ricerca di narrazioni singolari, uniche, costruite dalla coppia analitica e non generalizzabili, l’autore propone una terza via, in sintonia con le posizioni di Ruth Stein, per cui prima di decostruire bisogna costruire, facendo riferimento a modelli teorici noti che ovviamente non vanno né assolutizzati, né feticizzati. Il bricolage di diverse posizioni teoriche permette un aumento della capacità osservativa e riflessiva dell’analista, per giungere non a una verità da scoprire, ma a una realtà relativa, però significativa, da costruire in quel momento, con quel paziente, con i materiali a disposizione nella relazione analitica.;

Cosimo Schinaia, Tra continuità e discontinuità. Intrecci del moderno e del postmoderno in psicoanalisi in "PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE" 2/2006, pp 165-180, DOI: