A partire da un incontro fortuito e imprevisto nella Belgrado sconvolta dalla seconda guerra mondiale, si snoda la vicenda narrata da Paul Parin: ricostruzione d’una storia clinica di un amico, affetto da schizofrenia, che emerge progressivamente nel contesto d’una esistenza che si conclude sotto il segno della tragedia, e insieme memoria d’una grande amicizia adolescenziale che raggiungerà il suo acme con il profilo d’un legame simbiotico. In appendice al suo testo originale, l’Autore dichiara al lettore di aver scritto questo racconto allorché la guerra in Slavonia (Croazia orientale) giungeva alla sua fine atroce con la distruzione della bella città di Vukovar, e al contempo cominciava quella contro l’amica Repubblica di Bosnia-Erzegovina