Psicoterapia e Scienze Umane, 2007, XLI, 2: 153-170 Riassunto. In sintonia con le posizioni di Benjamin B. Rubinstein che riteneva che la metapsicolgia psicoanalitica non potesse reggersi autonomamente ma dovesse poggiare su dati extra-clinici, derivati cioè dalla biologia e dalla scienza del cervello vengono esaminati gli aspetti caratterizzanti della teoria freudiana delle pulsioni alla luce di recenti scoperte e teorie delle neuroscienze. In particolare, alcune ricerche di Jaak Panksepp e Kent C. Berridge offrono evidenze empiriche secondo le quali i due princìpi della spinta motivazionale e della equivalenza funzionale forniscono una base neurofisiologica e neuroanatomica alla teoria delle pulsioni. Viene tracciato inoltre un parallelismo tra i quattro aspetti del sistema appetitivo (seeking system) di Panksepp (squilibri della regolazione, consumazione, stimolo esterno, attività energetica) e i quattro aspetti del concetto freudiano di pulsione (fonte somatica, meta, oggetto, elemento motorio).