Il rebus della resilienza nell’impatto con eventi traumatici. Una prospettiva psicobiologica

Titolo Rivista RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA
Autori/Curatori Alexander C. McFarlane
Anno di pubblicazione 2010 Fascicolo 2010/1 Lingua Italiano
Numero pagine 22 P. 41-62 Dimensione file 329 KB
DOI 10.3280/RSF2010-001004
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

La resilienza allo stress ambientale è un fenomeno multidimensionale che può manifestarsi durante l’età evolutiva o al momento dell’esposizione allo stress durante la vita adulta. Da un punto di vista biologico, una precisa defi nizione di resilienza è necessaria per consentire il progresso della ricerca in quest’area. Inoltre, risulta importante defi nire qual è la risposta normale ad un evento traumatico. Alcune recenti ricerche hanno sottolineato il fatto che molte persone sono esposte a fattori di stress maggiori di altre senza peraltro sviluppare sintomi signifi cativi. Il substrato biologico di questa apparente mancanza di reattività è investigato al meglio in studi longitudinali con molteplici rilevazioni di dati. Appare interessante, comunque, il fatto che gli studi di neuroimaging abbiano suggerito la possibilità che le esposizioni ad eventi traumatici non siano comunque a costo zero. In particolare, la neuroimaging di individui traumatizzati che non hanno sviluppato patologia sembra indicare alcune differenze nell’attività neurale rispetto ai controlli non esposti, indicativi del fatto che la resilienza potrebbe essere associata ad un crescente carico allostatico. Approcci promettenti per comprendere meglio la resilienza sono rappresentati dagli studi che esaminano l’interazione tra geni ed ambienti ad alto rischio. Particolarmente interessanti risultano i geni coinvolti nella risposta di allerta ed orientamento all’ambiente come pure i sintomi correlati al controllo esecutivo. Tuttavia, una comprensione ottimale della resilienza verrà dalla comprensione di quali geni incidano sulle reti neuronali e non su singole regioni del cervello o su isolati sistemi di neurotrasmettitori. Quindi da una prospettiva neurobiologica la resilienza deve essere vista come un processo longitudinale di adattamento, caratterizzato da fasi in cui l’adattabilità può avere delle accelerazioni e fasi in cui la funzione è compromessa.;

Keywords:Disturbo Post-Traumatico da Stress, resilienza, allostasi, neuroimaging, stress, risposta.

  • Reduced pre-attentive threat versus nonthreat signal discrimination in clinically healthy military personnel with recurrent combat exposure history: A preliminary event-related potential (ERP) study Andrew J. Lawrence, Ellie Lawrence-Wood, Eugene V. Aidman, Phaedra L. Spencer-Merris, Kim L. Felmingham, Alexander C. McFarlane, in Journal of Psychiatric Research /2024 pp.266
    DOI: 10.1016/j.jpsychires.2024.02.033

Alexander C. McFarlane, Il rebus della resilienza nell’impatto con eventi traumatici. Una prospettiva psicobiologica in "RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA" 1/2010, pp 41-62, DOI: 10.3280/RSF2010-001004