Un’esperienza di attività espressiva teatrale centrata sul gruppo, svoltasi nell’ambito di un servizio pubblico di Patologia delle Dipendenze, ha visto operatori e pazienti uniti dal medesimo rischio espressivo e di rivelazione di sé. La rivisitazione attraverso una lettura di carattere gruppoanalitico permette di porre in relazione le potenzialità terapeutiche proprie del linguaggio teatrale con i peculiari e polimorfi tratti della odierna condizione psicopatologica tossicomanica. Il complesso processo creativo ed artistico del Laboratorio teatrale si snoda attraverso elementi quali l’esplorazione corporea ed una precisa dimensione dell’estetica e del piacere, tradizionalmente trascurati nella cura delle dipendenze, e ancora attraverso il gioco e l’improvvisazione, che mediano l’accesso al linguaggio simbolico e contrastano narcisismo patologico ed alexitimia. La reinvenzione mitica dei contenuti emersi nel Laboratorio produce una narrazione drammaturgica imperniata sulla metafora del viaggio, che viene analizzata attraverso alcuni brani scelti, consentendo di evidenziare la prevalenza della struttura sul contenuto e il ruolo svolto dalla ritualità. Si prefigura così la strutturazione di una comunità teatrale aperta che condivide un progetto di cambiamento anche nel sociale.
Keywords: Laboratorio teatrale, dipendenze patologiche, alexitimia, mito, struttura, ritualità.