Dal secondo dopoguerra fino al corso di tutti gli anni Settanta in Italia si è prodotta una particolare stagione per l’architettura in cui i fermenti sociali, politici, le istanze di modernizzazione e la speculazione filosofica, legata in buona parte a tali fermenti, hanno avuto un forte ruolo nel dibattito architettonico ed urbanistico. L’analisi di questi fattori teoretici extradisciplinari si rivela perciò indispensabile per comprendere la spinta innovativa data da Pietro Derossi, Vittorio Gregotti, Adolfo Natalini, Franco Purini, Marco Romano e Bernardo Secchi all’architettura e all’urbanistica italiane.
Keywords: Architettura italiana contemporanea; filosofia; politica; rapporti interdisciplinari; influenze extradisciplinari; modernizzazione