Tra il serio e il faceto. I giornali satirici italiani del dopoguerra 1944-1963

Titolo Rivista ITALIA CONTEMPORANEA
Autori/Curatori Dario Pasquini
Anno di pubblicazione 2011 Fascicolo 2011/262 Lingua Italiano
Numero pagine 22 P. 75-96 Dimensione file 168 KB
DOI 10.3280/IC2011-262005
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Il saggio ricostruisce nei suoi caratteri essenziali il contesto della stampa satirica italiana dal secondo dopoguerra agli anni sessanta. L’autore sostiene che la notevole fioritura di giornali satirici nella seconda metà degli anni quaranta sia da ricondurre al perdurare di una tradizione satirica che anche durante il fascismo era rimasta forte. Proprio il peso di questa tradizione, secondo l’autore, contribuì al fatto che a poco a poco le riviste orientate a sinistra scomparvero e le uniche testate satiriche a restare in circolazione furono di orientamento conservatore o neofascista. Tali giornali tuttavia si rivelarono incapaci di rinnovarsi, tanto che verso la metà degli anni sessanta l’intera stampa satirica italiana sparì in pratica dalla circolazione. Fra i giornali oggetto del saggio, sui quali vengono forniti numerosi dati riguardanti la tiratura, le vicende editoriali e la composizione della redazione, spiccano i conservatori "Candido" di Giovanni Guareschi e "Il Travaso" di Guasta; l’antifascista "Cantachiaro"; l’anticlericale "Don Basilio"; i neofascisti "Il Merlo giallo" di Alberto Giannini e "Asso di bastoni". Ritenendo inadeguate alcune interpretazioni che emergono dalla recente letteratura su Guareschi, l’autore pone l’accento sul rapporto di tipo affettivo ed esistenziale che legò lo scrittore al fascismo.;

Keywords:Stampa satirica italiana, secondo dopoguerra, Giovanni Guareschi, Alberto Giannini, "Candido", "Il Travaso"

Dario Pasquini, Tra il serio e il faceto. I giornali satirici italiani del dopoguerra 1944-1963 in "ITALIA CONTEMPORANEA" 262/2011, pp 75-96, DOI: 10.3280/IC2011-262005