La terra e la mezzadria nell’opera di Gianbattista Masciotta

Titolo Rivista AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI
Autori/Curatori Sergio Bucci
Anno di pubblicazione 2011 Fascicolo 2011/2 Lingua Italiano
Numero pagine 6 P. 108-113 Dimensione file 283 KB
DOI 10.3280/AIM2011-002008
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Gianbattista Masciotta (1864-1933) - autore della monumentale opera Il Molise dalle origini ai nostri giorni e ritenuto il maggior storiografo del Molise - ebbe, da sempre, tra i suoi principali interessi anche lo studio dell’agricoltura della sua regione e la ricerca delle cause del suo mancato ammodernamento. Il Masciotta, a cui interessava la sopravvivenza stessa del mondo legato alla terra, ma anche il mantenimento dell’ordine sociale, individuò nella mezzadria lo strumento più adatto a rendere maggiormente remunerativa l’agricoltura molisana. A suo modo di vedere, infatti, la mezzadria, rappresentando la sola forma di "lavoro cointeressato" - "un contratto solidamente ed onestamente stipulato, senza ciò che nessuna delle sue parti contraenti assuma per se condizioni leonine nella divisione degli utili" - avrebbe potuto costituire la via d’uscita non solo per il mondo contadino (che si sarebbe industriato a rendere più produttivi i terreni allo scopo "individualistico - sosteneva ancora - di trascorrervi più agiata egli stesso l’esistenza"), ma anche per porre un freno all’ascesa di quei piccoli e medi proprietari della nuova borghesia giunta al possesso della terra, dopo il crollo dell’aristocrazia agraria, con metodi certo discutibili.;

Keywords:Gianbattista Masciotta, terra, mezzadria

Sergio Bucci, La terra e la mezzadria nell’opera di Gianbattista Masciotta in "AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI " 2/2011, pp 108-113, DOI: 10.3280/AIM2011-002008