Dati sperimentali evidenziano la presenza di ritmi brevi nella curva della prestazione, con periodi compresi tra 2,5 e 20 minuti nei tempi di reazione semplici, con una larga variabilita inter-soggetto. A differenza del ritmo circadiano, i ritmi ultradiani, non corrispondono apparentemente a nessuna periodicita ambientale, e non sono noti finora fattori che intervengano nella loro modulazione. Lo studio dell’influenza di fattori esterni sui parametri dei ritmi ultradiani potrebbe chiarire le basi e processi endogeni implicati nella generazione e modulazione di tali ritmi. Nei 3 esperimenti proposti in questa indagine si e indagata la presenza di ritmi ultradiani nell’attenzione sostenuta in modalita visiva, tentando di arricchire la loro caratterizzazione mediante lo studio di un eventuale effetto della complessita di esecuzione del compito. I risultati hanno confermato l’esistenza di ritmi brevi stabili nell’attenzione sostenuta umana, ed e stata osservata inoltre la presenza di una modulazione differenziale dei ritmi ad opera della complessita.