Leibniz o la morte di un difensore del "cristianesimo universale"

Titolo Rivista RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA
Autori/Curatori Massimo Mugnai
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/1 Lingua Italiano
Numero pagine 12 P. 141-152 Dimensione file 486 KB
DOI 10.3280/SF2012-001011
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

At death’s door, Leibniz firmly refused to see a priest. This seems to be in strong contrast with the central role that he attributes to God in his philosophy and with his explicit acceptance of the Christian religion. Thus, the circumstances surrounding Leibniz’s death, as related by some direct and indirect witnesses, provide an opportunity to examine the sincerity of Leibniz’s position on religion. The final conclusion is that Leibniz believed in a religion broadly inspired by Christian principles but that he was not a particularly pious believer, which is fully in line with his own kind of ante litteram deism.;

Keywords:Leibniz’s death, Christian religion, Leibniz’s secretaries, Eckhart’s sincerity.

Massimo Mugnai, Leibniz o la morte di un difensore del "cristianesimo universale" in "RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA" 1/2012, pp 141-152, DOI: 10.3280/SF2012-001011