The Problem of Signs in Heidegger’s Being and Time
Titolo Rivista PARADIGMI
Autori/Curatori Saulius Geniusas
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/2 Lingua Inglese
Numero pagine 16 P. 115-130 Dimensione file 106 KB
DOI 10.3280/PARA2012-002008
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più
clicca qui
Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.
Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF
FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche
The author argues that our ontological understanding of signs remains incomplete as long as it is limited to Heidegger’s explicit analysis of signs in Being and Time. Besides focusing on §17 (the only section in this work that addresses signs explicitly), a full-scale evaluation of Heidegger’s ontology of signs must also inquire into (1) the relation between signs and the question of the meaning of Being, as well as (2) the role signs perform on the methodological level of formal indication. The paper’s main thesis will be that Heidegger’s explicit treatment of signs is irreconcilable with how signs emerge as problematic in (1) and (2). This irreconcilability stems from Heidegger’s presumption that non-linguistic signs are paradigmatic of signs in general.
In questo articolo si sostiene che la nostra comprensione dei segni rimane incompleta e inaccurata finché essa si limita alle analisi esplicite consacrate da Heidegger ai segni in Essere e Tempo. Oltre ad uno studio del § 17 (l’unico esplicitamente consacrato al problema dei segni), una valutazione completa dell’ontologia heideggeriana dei segni deve altresì interrogare 1) la relazione tra i segni e la questione del significato dell’essere e 2) il ruolo dei segni al livello metodologico dell’indicazione formale. Conformemente alla tesi centrale del presente articolo, il trattamento esplicito riservato da Heidegger ai segni è inconciliabile con la problematica dei segni nei suddetti contesti. Si afferma inoltre che questa inconciliabilità deriva dall’ipotesi secondo cui i segni non linguistici sono paradigmatici dei segni in generale.
Keywords:Mondanità, Indicazione formale, Ontologia formale, Riferimento, Rinvio,Segni.
- Making Sense. On the Cluster significatio-intentio in Medieval and “Austrian” Philosophies Laurent Cesalli, Claudio Majolino, in Méthodos /2014
DOI: 10.4000/methodos.4068
Saulius Geniusas, The Problem of Signs in Heidegger’s Being and Time in "PARADIGMI" 2/2012, pp 115-130, DOI: 10.3280/PARA2012-002008