La progettazione del naviglio di Pavia (1805-1808): il difficile avvio della politica d ’intervento Territoriale nel Regno d’Italia

Titolo Rivista SOCIETÀ E STORIA
Autori/Curatori Silvia Bobbi
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/137 Lingua Italiano
Numero pagine 37 P. 561-597 Dimensione file 599 KB
DOI 10.3280/SS2012-137003
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Il saggio si avvale della documentazione concernente i lavori pubblici conservata presso l’Archivio di Stato di Milano, allo scopo di ripercorrere la progettazione del Naviglio di Pavia (1805-1808) durante il Regno d’Italia - opera di alto valore strategico- militare, per il trasporto dei cannoni prodotti nell’Arsenale di Pavia - e mettere in luce i motivi che condussero alla rimozione di Giovanni Paradisi dalla carica di Direttore del Dipartimento di Acque e Strade nel 1809. Emerge come le resistenze opposte dagli ingegneri del corpo al progetto ed al primo progettista, il matematico Vincenzo Brunacci, avessero origine nelle tradizionali collusioni intessute tra costoro e gli appaltatori d’opere pubbliche, a cui quest’ultimo stava tentando di porre un argine per mezzo di un nuovo «Piano d’amministrazione» del naviglio. L’opposizione degli ingegne- ri si celò dietro questioni di carattere tecnico - come l’opera di Bruschetti si preoccupò di confermare - come quelle già emerse nel parere dell’ispettore generale del corpo francese dei Ponts et Chaussées, Gaspard Claire François Marie Riche de Prony, contrario al progetto per rivalità accademiche e scientifiche in precedenza maturate contro Brunacci. Si sostanziò invece, come solo le carte amministrative testimoniano tra le fonti, in un vero e proprio "tranello burocratico" teso a Brunacci sul piano della correttezza procedurale, che ne determinò le dimissioni.;

Keywords:Regno d’Italia; lavori pubblici; ingegneri; Naviglio di Pavia; scienza idraulica; appalti.

Silvia Bobbi, La progettazione del naviglio di Pavia (1805-1808): il difficile avvio della politica d ’intervento Territoriale nel Regno d’Italia in "SOCIETÀ E STORIA " 137/2012, pp 561-597, DOI: 10.3280/SS2012-137003