L’autore pur da un vertice di formazione e di orientamento psicoanalitico diverso, si sente vicino all’insegnamento di Racamier e ne sottolinea la capacità di integrazione che riusciva a realizzare collocandosi tra l’intrapsichico e l’inter-personale, coniugando una grande capacità di riflessione teorica con l’interrogativo sempre presente di "come possiamo condurci dal punto di vista pratico?". Attraverso il ricordo personale di un incontro conviviale con Racamier e il resoconto di un suo intervento in occasione di un seminario clinico l’autore coglie la possibilità di percepire in modo palpabile la capacità che Racamier aveva di essere puntiforme e corale allo stesso tempo. Anche alla luce di queste riflessioni viene poi proposto del materiale clinico tratto dal lavoro istituzionale in sede di supervisione nell’intento di mostrare come l’osservazione dettagliata del campo che si dispiega tra l’attività assistenziale degli infermieri e l’intervento psicoterapico può, se sono garantite le possibilità di elaborazione, permettere di raggiungere una sufficiente integrazione.
Keywords: Psicoanalisi, Racamier, psicosi, supervisione, gruppo curante, istituzione.