L’articolo affronta il tema delle competenze cliniche, delle attitudini e della formazione necessarie per una psicoterapia breve. Gli Autori, dopo un’introduzione sulla crisi che stanno attraversando i contesti sanitari pubblici in termini di contrazione delle risorse professionali, sottolineano l’importanza di strumenti di cura nuovi per fronteggiare e ottimizzare la risposta alla domanda di aiuto psicologico. Sono descritte le competenze che il clinico deve maturare nel percorso formativo per essere uno psicoterapeuta esperto ed efficace: competenze cliniche di base, competenze psicoterapeutiche ed infine competenze specifiche per la Psicoterapia Breve Focale Integrata. Vengono approfonditi temi quali il reperimento e la condivisione del focus con il paziente e la gestione del processo di cura. Le attitudini e l’atteggiamento del clinico in psicoterapia breve sono caratterizzati da un’attenzione specifica verso le potenzialità e le risorse del paziente, incoraggiato dal terapeuta ad assumere insieme a lui una posizione attiva. Relativamente ai contesti della formazione vengono distinti l’apprendimento individuale nel gruppo di pari, la discussione di casi clinici individualmente e/o in piccolo gruppo con un supervisore. Per quanto riguarda le attitudini del formatore viene messa in risalto la propensione a trasmettere le competenze, anche attraverso la capacità di sapersi identificare-immedesimare nelle difficoltà del collega in formazione. Infine viene proposta una metodologia di supervisione del caso secondo il modello della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Breve Integrata ISeRDiP (Istituto per lo Studio e la Ricerca sui Disturbi Psichici), Milano.
Keywords: Competenze, attitudini, formazione, psicoterapia focale breve.