La Rivoluzione industriale delineò radicali trasformazioni nella vita sociale della popolazione. Si era passati in pochissimo tempo da un sistema produttivo agrario-feudale ad un altro fondato sull’uso delle macchine e sullo sfruttamento delle risorse e degli esseri umani. Alle violenze e agli abusi che seguirono, si rispose con lotte e sommosse. Nacque la classe operaia e prese corpo il movimento operaio, che si fondava su un pensiero operaio. Il lavoro diventò la struttura costitutiva della vita dell’operaio. Louis Blanc perseguì per tutta la vita idee utopistiche e riformatrici di liberazione sociale, fondata sulla democrazia e sul socialismo, sulla cooperazione economica e sulla collaborazione istituzionale. Il libro L’organizzazione del lavoro lo rese famoso: 10 edizioni dal 1839 al 1848. Propose principi di associazione e di cooperazione, ispirati da un’azione istituzionale dello Stato. Si batté per la creazione di laboratori sociali e di un Ministero del lavoro. Fu avversato da tutti: intellettuali, socialisti, politici, industriali ed economisti. Ma non venne mai meno alle sue idee. In un’epoca di crisi e di miseria sociale rivolse sempre la sua attenzione soprattutto ai poveri, agli emarginati e agli sfruttati. Le sue idee di organizzazione del lavoro non avevano soltanto finalità materialistiche, ma erano profondamente legate alla spiritualità e alla dignità di ogni essere umano. Un pensiero che vale la pena approfondire anche oggi, in un’altra epoca di crisi, diversa e complessa, che genera però ancora miseria e povertà.
Keywords: Crisi, povertà, lavoro