L’area metropolitana di Dunkerque è stata a lungo considerata un ‘laboratorio urbanistico’ esemplare, in cui sperimentare i molteplici processi decisionali promossi dal governo centrale, in particolare in materia di edilizia pubblica. Le militanti delle associazioni femminili e familiari di matrice cristiana (Ufcs, Apf/Cscv), per lo più relegate in una condizione di invisibilità in quanto prive di un lavoro salariato, assumono in questo contesto un ruolo attivo nei processi di apprendimento, comprensione e produzione urbana. Il contributo mette in luce i profili sociali delle militanti, le loro rivendicazioni, i repertori di azioni, nonché le alleanze che vengono tessute con le culture tecniche e con i rappresentanti politici, per evidenziarne i successi, i limiti e misurarne le eredità
Keywords: Associazionismo femminile; partecipazione; repertori di pratiche