La direttiva 93/109/CE ha consentito a quanti risiedono in uno Stato membro dell’Unione diverso da quello di cui sono cittadini di esercitare il proprio diritto di votare e candidarsi nelle elezioni per il Parlamento europeo nel luogo di residenza. In vista delle elezioni europee del 2014, sono state semplificate le procedure amministrative da seguire e si è cercato di migliorare gli accorgimenti atti ad evitare il doppio voto e la doppia candidatura (direttiva 2013/1/UE). Dal 1994 in poi la partecipazione elettorale transnazionale è progressivamente cresciuta per quanto riguarda l’elettorato attivo, anche se troppo debolmente e non uniformemente nei diversi Stati membri, mentre è sempre rimasta molto esigua con riferimento all’elettorato passivo. Anche questo è un segno della troppo debole percezione, da parte dei cittadini europei, dell’appartenenza a una comunità sovranazionale.