L’autore si propone di delineare il valore terapeutico degli animali domestici nell’ambiente familiare e nei contesti di cura, rintracciandone risvolti psicoeducativi e finalità terapeutiche. In particolare, entro una prospettiva evolutivo-familiare e nell’ambito dell’approccio zooantropologico, centrato sul processo interattivo uomo-animale, si configurano le caratteristiche di un contesto di cura che tiene conto del benessere psicofisico e delle peculiarità di coloro che vengono coinvolti in un incontro eterospecifico ed in cui viene valorizzata una co-partnership, nella sua valenza terapeutica. Partendo dal presupposto che gli animali d’affezione non siano fautori di miracolose guarigioni, si vuole porre l’accento sulle attività relazionali assistite dalla presenza di due co-terapeuti (uomo-animale), finalizzate a benefici di ordine educativo e riabilitativo, nonché mirate all’attraversamento del rischio individuale e familiare o al trattamento di psicopatologie. Il focus dell’articolo si orienta specificatamente su una serie di dimensioni: Pet therapy e zooantropologia nelle famiglie attuali; Pet relationship e questioni metodologiche; Pet relationship come incontro etero-specifico in adolescenza.
Keywords: Pet relationship, zooantropologia, Pet therapy, Pet pedagogy, nuove famiglie, contesto di cura.