Il contributo si propone di presentare alcuni risultati raccolti a seguito della ricerca azione condotta presso una scuola primaria genovese, prevalentemente frequentata da bambini di origine straniera. Suo scopo valorizzare la diversità culturale e linguistica in una classe a curricolo sperimentale, per procedere nel biennio conclusivo a pratiche didattiche ispirate alle esperienze di educazione plurilingue. In particolare, vengono presentate le osservazioni scaturite dal confronto tra le produzioni scritte degli alunni della classe sperimentale e di una classe parallela a curricolo tradizionale, in margine al tema della diversità sulla traccia dell’Autobiografia degli incontri interculturali elaborata dalla Divisione delle Politiche Linguistiche del Consiglio d’Europa. Un confronto che ha consentito all’autore di rilevare sostanziali differenze attitudinali, tali da corroborare le ipotesi sul ruolo dell’educazione plurilingue nello sviluppo di competenze atte a favorire l’adattabilità e l’interazione sociale. Competenze che sembrano di vitale importanza nella costruzione della personalità di bambini destinati a vivere - a prescindere dalla loro origine - in scenari sempre più marcatamente plurali. Ciò che l’autore intende rimarcare è il prezioso ruolo che possono avere questo tipo di sperimentazioni non solo in termini prettamente strumentali di arricchimento linguistico ma anche nello sviluppo cognitivo e sociale delle nuove generazioni.
Keywords: Plurilinguismo, bilinguismo sociale, interculturalità