n questo saggio intendo discutere il problema del mutamento all’interno della concezione fenomenologica husserliana della temporalità. Attraverso un ribaltamento del modo usuale, con cui si ci avvicina alle tesi di Husserl, intendo innanzi tutto discutere dei modi, diversi e articolati, con cui Husserl ha progressivamente sviluppato una consapevolezza dell’importanza di tale problematica, per poi evidenziare come tale consapevolezza abbia portato Husserl verso un atteggiamento sempre più esplicitamente ontologico nei confronti della questione. Tale svolta ontologica ha delle ripercussioni importanti sui modi con cui egli ha inteso la nozione di tempo negli scritti più tardi, in quanto termini come transizione, processo, mutamento, evento e simili diventano sempre più centrali per caratterizzare non soltanto ciò che accade, ma lo stesso contesto trascendentale di riferimento. In altre parole, è la struttura trascendentale di manifestazione che viene progressivamente, anche se non sempre senza riserve e ripensamenti, configurata in termini processuali. Il divenire del trascendentale così diventa in definitiva, se non l’approdo certo, quanto meno una meta visibile per la riflessione fenomenologica sulla temporalità, ed è in tal senso che si suggerisce in questo saggio di intendere in modo complessivo e sintetico tale prospettiva in termini di metamorfosi, ossia di mutamento strutturale e processuale.
Keywords: Fenomenologia, ontologia, processo, tempo, mutamento.