Nella letteratura scientifica di ambito psichiatrico assistiamo da un lato all’abbandono della stesura di casi clinici, sostituiti dallo studio di campioni omogenei che necessitano di descrizioni impersonali, come è richiesto dalle ricerche quantitative. Dall’altro, nelle ricerche di stampo qualitativo, dove la redazione di casi clinici è tenuta in considerazione, incontriamo talvolta narrazioni che sovrastimano gli aspetti abnormi dei soggetti, offrendo spesso dei racconti caricaturali e parziali. Gli Autori intendono ripensare il metodo di stesura di un caso clinico e ribadire l’attualità euristica e scientifica del racconto clinico come strumento insopprimibile della Psichiatria. In particolare, dopo aver analizzato la forma di alcuni casi clinici della letteratura, gli Autori propongono un metodo di stesura di un caso clinico in grado di raccogliere non solo le fenomeniche cliniche più rilevanti e vistose del soggetto sofferente, ma anche lo "sfondo" quotidiano, ordinario e domestico dal quale emergono. Per testare il nostro metodo di costruzione di una storia clinica, abbiamo considerato una prolungata presa in carico territoriale di un grave paziente psicotico. Nella composizione di questi frammenti si è cercato di tenere assieme, oltre al mondo psicotico che insidia e perturba la sua esistenza, anche le qualità "normali" del soggetto affetto da sofferenza mentale, il coping che riesce a esercitare sui propri vissuti angosciosi, la qualità e la quotidianità degli ambienti in cui vive, gli interlocutori più significativi con cui interagisce e le sensazioni vive che riesce a suscitare in loro. Secondo gli Autori la lunga osservazione partecipe di questi pazienti, coinvolti in nuovi contesti e attori di cura, evidenzia inedite modalità di decorso che richiedono rinnovati strumenti descrittivi e propongono alla ricerca ulteriori modelli della soggettività.
Keywords: Caso clinico, recovery, coping, post-e-infra-psicosi.