Oggetto di questo articolo è la figura dell’intermediario informale di manodopera nel mercato del lavoro agricolo in Italia. Attraverso la comparazione tra due casi - i caporali burkinabé nella produzione di pomodoro da industria in Puglia e Basilicata e i mediatori indiani panjabi nel settore dell’allevamento bovino in Pianura Padana - si analizzerà la relazione tra reti sociali dei migranti, intermediari e settori produttivi locali. Da un lato, si descriverà come gli intermediari manipolino le reti sociali al fine di ottenere capitale economico e sociale. Dall’altro si mostrerà come la legislazione sulla mobilità contribuisca a gerarchizzare le reti migratorie: gli intermediari sono tra quanti hanno le maggiori possibilità di accumulare capitale economico e sociale per puntare a una mobilità sociale e geografica. L’articolo si basa su due ricerche condotte con metodologie etnografiche.
Keywords: Intermediazione di manodopera in agricoltura, rete migrante, allevamento bovino, pomodoro da industria, reclutamento