Il presente saggio ripercorre gli studi relativi alla psicologia del soldato svolti sul fronte della Grande guerra da padre Agostino Gemelli, nella triplice veste di cappellano, medico e direttore del Laboratorio psicofisiologico del Comando supremo dell’esercito. A livello sperimentale, con le ricerche psicofisiologiche sugli aviatori e quelle sull’udito, sul piano individuale con la determinazione di quella fisionomia psichica del combattente che ebbe ampia applicazione sul campo e grazie alle indagini di stampo antropologico e sociologico, come quelle relative al folklore di guerra, Gemelli contribuì a mettere in luce i numerosi risvolti applicativi della psicologia, tracciò con maggior precisione nuove linee di ricerca, rafforzando la crescente autonomia epistemologica e istituzionale della disciplina. La psicologia del soldato, rilevante sia sul piano militare sia su quello scientifico, alimentò e sostenne nella sua dimensione filosofica l’audace progetto di rinnovamento promosso all'interno della Chiesa cattolica dalla corrente neoscolastica, il cui fine ultimo consisteva nel ridefinire la sfera esistenziale dell’uomo moderno attraverso un nuovo percorso pedagogico e culturale
Keywords: Prima guerra mondiale, psicologia, psichiatria, Agostino Gemelli, neoscolastica, psicologia del soldato