Nel panorama della ricerca neuroscientifica contemporanea figurano alcuni progetti di ricerca che si propongono di realizzare simulazioni a larga scala dei meccanismi cerebrali caratterizzati da livelli di accuratezza mai raggiunti finora. In questo articolo sosterremo che il contributo teorico e sperimentale atteso da questi progetti simulativi non si limita a quello offerto dal cosiddetto "metodo sintetico" spesso adottato in Intelligenza Artificiale e in biorobotica. Sosterremo inoltre che tali progetti, al di là dell’obiettivo comune di simulare i meccanismi cerebrali, perseguono ambizioni modellistiche concettualmente distinguibili l’una dall’altra, che corrispondono a varie possibili interpretazioni della nozione di "accuratezza biologica". Tra esse troviamo l’ambizione (i) di modellizzare livelli di analisi estremamente "bassi" nella gerarchia di scomposizione meccanicistica; (ii) di simulare reti composte da numeri molto elevati di unità neurali; (iii) di realizzare sistemi dotati di repertori comportamentali molto ricchi; (iv) di simulare modelli "complessi" delle unità di base di cui sono composte le reti; (v) di incorporare le migliori teorie correntemente disponibili sulla struttura e sulle funzioni del sistema nervoso. Solleveremo alcune questioni fondazionali relative al senso di queste ambizioni nel quadro dei vari ruoli che le simulazioni possono svolgere nella ricerca neuroscientifica
Keywords: Accuratezza biologica, Metodo sintetico, Metodologie simulative nelle neuroscienze, Modelli nelle neuroscienze, Neuroscienze computazionali, Simulazioni a larga scala del cervello.