Stimolare la conoscenza delle emozioni per favorire l’educazione ai sentimenti in un mondo che sta smarrendo la dimensione dell’interiorità è l’intento dichiarato del film Inside Out. Un’analisi più accurata rivela invece come il film finisca per assolvere una funzione opposta, fungendo da supporto mediatico delle psicologie cognitiviste e della cultura farmacologica oggi in voga. La complessità della psiche, con la sua dialettica tra mondo interno e mondo esterno, è sacrificata in funzione didascalica. "Devi essere felice", somma espressione del "pensare positivo", diviene l’obiettivo pedagogico da perseguire. Ciò richiede la negazione della conflittualità (ridotta a trauma o stress), l’adesione al conformismo, l’eliminazione di ogni forma di pensiero critico e la rinuncia alla propria soggettività. Assistiamo al paradosso secondo cui quanto più soggettività e interiorità vengono celebrate nelle parole, tanto più sono azzerate nei fatti.
Keywords: Inside Out, emozioni, interiorità, soggettività, "pensare positivo"