Più fuori che dentro. Note in margine al film Inside Out

Titolo Rivista PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE
Autori/Curatori Antonella Mancini
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2016/1 Lingua Italiano
Numero pagine 8 P. 103-110 Dimensione file 41 KB
DOI 10.3280/PU2016-001006
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Stimolare la conoscenza delle emozioni per favorire l’educazione ai sentimenti in un mondo che sta smarrendo la dimensione dell’interiorità è l’intento dichiarato del film Inside Out. Un’analisi più accurata rivela invece come il film finisca per assolvere una funzione opposta, fungendo da supporto mediatico delle psicologie cognitiviste e della cultura farmacologica oggi in voga. La complessità della psiche, con la sua dialettica tra mondo interno e mondo esterno, è sacrificata in funzione didascalica. "Devi essere felice", somma espressione del "pensare positivo", diviene l’obiettivo pedagogico da perseguire. Ciò richiede la negazione della conflittualità (ridotta a trauma o stress), l’adesione al conformismo, l’eliminazione di ogni forma di pensiero critico e la rinuncia alla propria soggettività. Assistiamo al paradosso secondo cui quanto più soggettività e interiorità vengono celebrate nelle parole, tanto più sono azzerate nei fatti.;

Keywords:Inside Out, emozioni, interiorità, soggettività, "pensare positivo"

Antonella Mancini, Più fuori che dentro. Note in margine al film Inside Out in "PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE" 1/2016, pp 103-110, DOI: 10.3280/PU2016-001006